L’Italia del Pararowing è in finale alle Paralimpiadi di Parigi 2024 con il singolo PR 1 ed il 4 con PR3 mix. La Trieste del Pararowing è in finale con Marco Frank capovoga esperto del Ravalico sul 4 con PR3 mix.

Dopo un ottimo 3° posto in batteria venerdì, dietro Gran Bretagna e Germania, sabato mattina era tempo di recuperi: una gara unica a 6 dove solo 2 erano i posti per accedere alla finalissima di domenica.
Un parterre d’eccezione, con due finalisti del mondiale 2023: l’Australia 4° e la Cina 6°, oltre all’Italia, Brasile, Spagna e Corea. Ottima la partenza per Frank, Schettino, Muti e Foresti, timonati da D’Aniello, che si inserivano in seconda posizione di mezzo secondo dietro gli Aussie, a seguire Cina sempre pericolosa e Brasile che cercava di entrare nel gruppetto di testa.
Ottima l’azione della barca azzurra, più bella e convincente, tanto da prendere una punta di vantaggio a metà gara, cedeva il Brasile mentre si faceva sotto la Cina che lo scorso anno eliminò proprio l’Italia nel recupero per entrare in finale. Ma a Parigi il 4 con italiano è stato rivoluzionato proprio con l’inserimento a capovoga di Frank che, da atleta esperto non si lasciava intimidire e prendeva ancora l’iniziativa contrattaccando e lasciando i cinesi sempre più distanti, mentre era il gioco delle prue tra Italia ed Australia, quello per guadagnare l’accesso alla finale.
Procedevano quasi appaiate le due imbarcazioni, e sulla linea del traguardo passavano a brevissima distanza Australia ed Italia, le prime due della classe del repechage che poteva promuovere o bocciare: per l’Italia era la promozione tra le prime sei nazioni al mondo, e domenica alle 12:30 la finale che assegnerà le medaglie di questa XVII Paralimpiade, e la convinzione nei propri mezzi dopo due regate di altissimo livello agonistico rappresenta il valore aggiunto per una barca che ha dimostrato di poter competere alla pari con i migliori.

Maurizio Ustolin