Grazie ai recuperi di venerdì mattina, sono tutti in finale gli equipaggi con a bordo gli atleti regionali, ai FISU World University Championships in corso di svolgimento a Rotterdam (Olanda), sul bacino del Willem-Alexander Baan. Nel 2 senza femminile, 6 equipaggi in gara nel primo ripescaggio, e 4 posti per entrare in finale. 3° posto di Premerl e Zerboni, dietro ad Austria e Lituania, posizione con la quale la formazione Azzurra accede alla finale A. Percorso durante il quale per i primi 1000 metri la barca interamente Saturnia mantiene la 3° posizione, attaccando la Lituania e portandosi in 2° posizione al passaggio dei 1500 metri, chiudendo assieme ad Austria e Lituania e con la Polonia, la quarta finalista distante dl gruppetto di testa. Nel 4 senza femminile, 6 equipaggi, e sempre 4 posti per accedere alla finale, nella gara che vedeva la barca della triestina Sofia Secoli tagliare il traguardo in 1° posizione davanti a Germania, Rep. Ceca ed Olanda. Partenza all’unisono con le 4 pretendenti al passaggio del turno, vicinissime tra di loro, e l’Italia che passava 3° al primo intertempo a 50 centesimi dalla Rep. Ceca che conduceva le danze. Erano Secoli & C. che imponevano quindi il loro ritmo e conducevano il repechage fino sul traguardo, lasciando le avversarie indietro con un distacco tra i 5” ed i 7”. Nell’Otto femminile, 5 equipaggi, con promozione per i primi 4. Gara senza grandi problemi per l’otto femminile che imbarca la Alice Dorci, con unico inconveniente il vento che iniziava a flagellare il campo di regata olandese. Era l’ammiraglia italiana che prendeva da subito la seconda posizione dietro l’Olanda e la manteneva fino al traguardo, precedendo, staccate, Germania ed India. Nell’ultimo recupero della mattinata, l’otto maschile, con 5 equipaggi, ed accesso alla finale per i primi 4. Partenza forte per 3 armi, Canada, Italia che imbarca al timone il triestino Wiesenfeld, e Olanda, che passavano i primi 500 metri in quest’ordine, su un campo di gara sempre più battuto dal vento, che sollevava un’onda discreta. Era poi l’ammiraglia italiana che prendeva l’iniziativa, si portava in testa, e lasciava Olanda e Canada spartirsi le posizioni di rincalzo, con la Norvegia che precedeva l’India per la quarta posizione utile per il passaggio alla finale. Oltre 4” il distacco dall’armo azzurro sui diretti inseguitori, distacco che consentiva di amministrare al meglio il vantaggio e transitare in testa sulla linea d’arrivo. Con il doppio della Corazza che si era qualificato giovedì, passano il turno tutte e 5 le barche con i vogatori regionali.