Martini a un soffio dal podio, buona prova della Cozzarini e il doppio della Ginnastica Triestina bloccato da una penalità, queste le sentenze dell’Europeo di Coastal Rowing
Un 4° posto di Martini (SC Padova), un 7° della Cozzarini (RC Genovese) ed un 15° per il doppio di Milos e Morosinato (SGT), i risultati degli atleti triestini alla rassegna continentale per Club. Il primo Campionato Europeo dedicato al coastal rowing ed al beach sprint, quello organizzato nella splendida location della città spagnola di San Sebastian, capitale della provincia di Guipúzcoa nei Paesi Baschi, a poca distanza dal confine francese, che ha visto la partecipazione di quasi tutte le nazioni europee che si stanno avvicinando a questa nuova disciplina del canottaggio, che dovrebbe trovare spazio nel programma olimpico di Los Angeles 2028.
Una gara non priva di insidie quella per Simone Martini, uno dei coastal rowers più medagliati, con all’attivo 10 rassegne iridate, delle quali ben 6 sul podio. Partiva bene l’alfiere della Canottieri Padova, che si poneva da subito nelle prime tre posizioni, con la Spagna di Gomez Cotilla che acquisiva un leggero vantaggio e il triestino che ingaggiava un confronto con Spagna 3 di Repetto. Sembrava in recupero Martini, quando prima della boa a ridosso dell’Isola di Santa Clara, nella foga di trovare la miglior posizione per la virata, subiva l’abbordaggio dello spagnolo: rallentavano le due imbarcazioni, con il battistrada che si portava nettamente in testa. Proseguiva in seconda posizione la barca italiana, con Repetto che non mollava e lo superava. Continuava la corsa di Martini sull’ultimo lato, quando l’Estonia si faceva sotto e andava ad insidiare l’Azzurro che però scendeva per primo sulla spiaggia, ma era l’estone che sullo sprint soffiava a Martini per soli 3 decimi di secondo il bronzo. Dichiarava Martini a caldo: “Dopo la gara abbiamo presentato ricorso, anche se io ero molto scettico, nel senso che so benissimo come vanno poi le cose e che difficilmente la classifica viene cambiata. Siccome c’era una prova video che mostrava chiaramente il concorrente spagnolo che mi è venuto addosso e mi ha fermato, abbiamo voluto provare comunque. Sono dispiaciuto di come si sia conclusa la mia finale, al di fuori dell’esito del ricorso. Sul tratto finale di corsa non sono riuscito a ripartire dopo la tirata in barca, sono sceso, ed accusavo già dei crampi, ed ho fato fatica a correre. Pensavo di avere abbastanza margine da amministrare per conquistare la medaglia. Entrambi siamo arrivati quasi assieme sulla linea del traguardo. In queste situazioni mi chiedo quanto sia possibile assegnare una posizione rispetto ad un’altra con soli 3 centesimi di distacco in base al sensore. La classifica è stata stilata dall’impulso che ha restituito il sensore sulla gamba dei due concorrenti. Chi ha lanciato in quel momento il piede più avanti è riuscito a portarsi la medaglia a casa. In quel caso assegnare un ex-aequo non sarebbe stato male. Sono comunque contento di essere venuto a San Sebastian ed aver potuto disputare questo Europeo.“.
Nel singolo femminile Annalisa Cozzarini partiva bene, mantenendosi tra le prime dieci, cercando di sfruttare l’esperienza nel coastal e opposta ad atlete di ottimo livello riusciva a disputare una buona finale, piazzandosi al 7° posto. Scesa dalla barca dichiarava: “Oggi campo senza vento e senza onda, c’è stato comunque da divertirsi sui giri di boa. Sono soddisfatta della mia prestazione; una competizione a livello europeo, dove i nomi in gioco erano grosso modo gli stessi delle competizioni mondiali. Non era la barca che ho preparato, ma sono riuscita comunque a mettere in acqua la giusta aggressività.“.
Una partenza decisa quella del doppio della Ginnastica Triestina di Milos e Morosinato, che rimanevano nel gruppo senza perdere di vista i battistrada, con la Germania che faceva l’andatura, inseguita da Spagna e Francia. Sul finale il doppio triestino guadagnava alcune posizioni, ma sulla spiaggia venivano fermati al penalty box dai Giudici per aver ostacolato un altro armo in boa 3, conseguenza che faceva slittare il doppio biancoceleste in 15° posizione. Dichiarava Milos a caldo: “Dopo una buona partenza nel gruppo di testa, alla terza boa c’è stata una collisione con l’equipaggio inglese, questo ci ha fatto perdere molto tempo e ci siamo ritrovati nelle retrovie, perdendo poi molto tempo nei sorpassi. Alla fine una penalità di 60” assegnataci per la collisione ci ha tolto la possibilità di entrare nella “top 10″, non riuscendo ad esprimere il nostro reale valore.“.